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La salamandra

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Iara del Faol
view post Posted on 18/4/2007, 11:57




Cosa sa una salamandra che noi non sappiamo?

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e se imparassimo a diventare.... invisibili?



da internet:

La Salamandra
La salamandra è simbolo di rinascimento, di coraggio e di resistenza.
Simbolizza il binomio freddo/razionalità in contrasto con il fuoco/estremismo.
In miti antichi si diceva che la salamandra estinguesse il fuoco.

Edited by Iara del Faol - 20/4/2007, 14:37
 
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IamPowerfull
view post Posted on 22/4/2007, 22:14




image Quello dell'Axolotl (una particolare specie di salamandra)è un doppio salto acrobatico, dal punto di vista evolutivo.
Il primo salto è la specialità di tutti gli Anfibi: la metamorfosi, cioè la trasformazione da animale acquatico in terrestre.
Tutti sanno che un girino diventa rana. Da un animale con le branchie si ha un animale con i polmoni.

Ma la seconda, vera specialità dell'Axolotl (e poche altre salamandre) ed è la neotenìa: possono diventare adulti senza trasformarsi in animali terrestri.
In altre parole, un Axolotl quasi mai 'decide' di trasformarsi da girino in salamandra.
Il più delle volte gli fa comodo restare 'girino' e respirare nell'acqua, per sempre.


L'Axolotl può trascorrere la propria intera vita come animale acquatico, completamente immerso, respirando come un pesce grazie a delle branchie esterne molto sviluppate.


L'Axolotl è dunque un anfibio neotenico, perché riesce ad arrivare al traguardo della vita (la riproduzione!) restando nella fase larvale-acquatica della sua esistenza ('girino').

Solo in casi particolari questi girini 'scelgono' di trasformarsi in salamandre terrestri.
Quando?

L'Axolotl sceglie di metamorfosare in animale adulto e terrestre solo in situazioni biologiche di stress.
E quindi, in caso di sovrappopolamento, penuria d'acqua, scarsità di ossigeno.
In tali casi la metamorfosi rappresenta una reazione di difesa e adattamento dell'animale.
Ma non è tutto! Quest'anfibio mostra, oltre alla neotenìa, un'altra incredibile capacità: la rigenerazione di organi ed arti accidentalmente asportati.


Parti di organi come gli occhi, tessuti, arti con muscoletti e ossicini: lui rigenera il suo corpo in pochi giorni.
I suoi tessuti sono così 'fertili' che talvolta gli si possono vedere sei zampe anziché quattro, o due teste, proprio come un'antica divinità.

Il cuore nuovo della salamandra

Un gruppo di ricercatori del Max-Planck-Institut per la ricerca cardiaca e polmonare di Bad Nauheim ha scoperto che un anfibio, il Notophthalmus viridescens, non è in grado di far ricrescere soltanto un arto quando questo sia stato amputato, come molte altre specie di questa classe, ma anche il muscolo cardiaco. Scopo della ricerca è una migliore comprensione dei meccanismi molecolari coinvolti, che possa aprire nuove opportunità per la terapia di pazienti con danni cardiaci.
Come illustrano sull’ultimo numero del Journal of Cell Science, i ricercatori hanno isolato cellule del muscolo cardiaco di N. viridescens e le hanno messe in coltura. Nella maggior parte di queste cellule sono poi stati in grado di dimostrare l’esistenza di una proteina, chiamata Phospho-H3, che è un marcatore della fase G2 del ciclo cellulare, indicando che il cuore della salamandra è in grado di rigenerarsi senza coinvolgere le cellule staminali.
La chiave di questa capacità sembra risiedere nel fatto che, a fronte di una lesione, le cellule cardiache perdono le loro proprietà caratteristiche, ossia si de-differenziano. I ricercatori sono stati in grado di mostrare che i livelli di proteine tipiche del muscolo cardiaco – come la catena pesante della miosina e le troponine – si abbassano notevolmente nel corso di questo processo. Contemporaneamente, le cellule iniziano a dividersi in maniera massiccia, portando alla costituzione di nuovo tessuto cardiaco. A un certo punto, l’espressione delle proteine muscolo-specifiche torna normale, indicando che le cellule sono tornate a differenziarsi, recuperando le proprie specifiche proprietà.
Sembra inoltre che in questa rigenerazione cardiaca non si formi neppure il tipico tessuto di risanamento di una lesione, noto come blastema di rigenerazione: “Il cuore possiede solo un numero ridotto di tipi di cellule – osserva in proposito Thomas Braun, che ha diretto la ricerca – e questa potrebbe essere la ragione per cui la rigenerazione cardiaca non richiede un blastema”, che invece si forma nel caso della rigenerazione di un arto, per il quale è necessaria una ampia varietà di tipi cellulari.
“Sospettiamo che il segnale per la de-differenziazione provenga dall’area in cui la ferita sta guarendo e che le cellule comunichino le une con le altre” spiega Braun. Questi segnali, secondo i ricercatori potrebbero essere trasmessi grazie ad alcuni enzimi, e in particolare grazie alla chinasi dell'adesione focale (FAK).
Fonte: Le Scienze.it

Edited by Iara del Faol - 23/4/2007, 09:35
 
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Akiraaa
view post Posted on 3/6/2007, 23:30




Molto molto interessante:)
 
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2 replies since 18/4/2007, 11:57   2326 views
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