Un apparente e semplice racconto a volte può veramente risponderci !!
Ho pensato che in questa discussione potremmo inserire quel tipo di storie molto forti e potenti, che a seconda di chi le legge assumono un significato diverso ma in ogni caso ci ispirano e ci motivano ad andare sempre avanti per la nostra strada...
Eccone una:
Comportarsi come se… Un’antica storia narra di un imperatore che aveva una bella figlia in età da marito. Venne indetto un bando perché la ragazza scegliesse il proprio sposo fra i più nobili dell’impero. Il bando venne diffuso in tutto il territorio e si presentò una moltitudine di principi. Tra loro c’era anche un imbroglione, un bandito innamorato della principessa il quale, prima di presentarsi, timoroso che gli si leggesse in faccia la verità, si era fatto fare una maschera da un abilissimo artigiano. La maschera era quella di un uomo santo e coraggioso: sguardo intelligente, intrepido, aria nobile, soddisfatta, sicuro di sé. La ragazza lo scelse subito. Voleva lui. La natura truffaldina di quell’individuo fu immediatamente appagata per il fatto che era riuscito nel suo intento ma, toccando con mano la realtà che aveva posto in essere e immaginando il futuro, l’imbroglione fu preso dal timore di non riuscire a sostenere l’inganno nel tempo: “E se poi mi scoprono?; forse perché sinceramente innamorato, già cominciava a vergognarsi. Allora, con lo spirito di chi è capace di cambiare fulmineamente le carte in tavola disse alla principessa, al re e alla regina: “Sono felice e lusingato della vostra scelta ma chiedo mi si conceda un anno per prepararmi bene alla vita matrimoniale”. “Ti sia concesso” – rispose il re. Durante quell’anno l’imbroglione si arrovellò nella ricerca di una soluzione alla dinamica che aveva attivato. Le persone si comportavano bene con lui, perché la sua maschera ispirava rispetto e venerazione, sentimenti ai quali egli rispondeva con garbo e positività. Sempre innamorato della principessa e sempre più coerente con la maschera, prese a rapportarsi in armonia con la gente, mentre la sua truffa gli pesava sempre più.
Così, un bel giorno, di fronte alla principessa e alla famiglia regale, non potendo ulteriormente trattenersi, decise di confessare il suo imbroglio. A quel punto la principessa lo guardò corrucciata e con impazienza chiese di vedere il suo vero volto: “Togliti la maschera!” gli impose. Affranto e molto teso egli se la sfilò. Al che la principessa, stupita, esclamò: “Che storia è mai questa? Ora si che mi stai imbrogliando: il tuo volto è identico alla maschera!”. Il suo volto, infatti, si era trasformato assumendo lineamenti coerenti con la personalità che la maschera esprimeva.
Noi assumiamo un modello, l’inconscio lavora per farcelo realizzare !!
Edited by lirinen - 27/6/2006, 14:49